Roma, 16 mar 2011 (Sole 24 Ore Roma) - Nella capitale 126 strutture comunali e oltre 4mila micro imprese Mercati rionrestyling L'assessore Bordoni: «Più servizi per competere con la Gdo» Michela Di Carlo Rinnovamento dell'offerta commerciale, marketing più incisivo, servizi diversificati e orari di apertura flessibili. Riparte da qui la valorizzazione dei mercati rionali della capitale da parte del Campidoglio per rilanciare una rete di vendita che - secondo l'analisi del comparto commissionata dal Comune di Roma alla società di marketing e consulenza Methos - conta u6 strutture per la vendita di prodotti ortofrutticoli e alimentari con un un giro d'affari stimato in 800 milioni all'anno. «L'estate scorsa - sottolinea l'assessore capitolino al commercio Davide Bordoni - abbiamo presentato un bando per chiedere ai privati progetti di riqualificazione dedicati al sistema rionale romano. Sono pervenuti oltre 8o elaborati, sui 5o mercati che avevamo messo in elenco. Quindi anche da parte delle imprese c'è un interesse verso il settore che deve tuttavia essere vincolato alla valorizzazione della struttura. Nello scenario odierno, caratterizzato dall'evoluzione della domanda di beni e servizi, i mercati tradizionali riescono infatti a soddisfare solo in minima parte le mutate esigenze del consumatore. C'è la necessità che il mercato rionale ritrovi, attraverso l'innovazione, l'integrazione di funzioni, la capacità di proporre un'alternativa, non solo di prezzo, all'offerta della grande distribuzione». Un patrimonio che, in base ai dati del rapporto Methos, è caratterizzato da oltre 4mila microimprese. Che si trovano a fare i conti con la crisi. Proprio in questi giorni le associazioni di categoria, Upvad-Confcommercio in testa, stanno protestando contro l'amministrazione proprio sui ritardi nella riqualificazione della rete e sulla proliferazione dei far-mer market. A fronte di un calo delle vendite che nell'ultimo anno è stato del zo percento. «Convocheremo a breve un tavolo con le associazioni di categoria - rassicura Bordoni- in cui cercheremo di trovare una mediazione. La crisi c'è mai far-mer market però non sono il vero problema visto che si tengono solo una volta a settimana». Come spiega Mauro Loy l'amministratore unico di Methos «oggi i mercati si dimostrano essere un sistema pervaso da forti individualismi - - che si muove in un modo disarticolato, non contribuendo a definire un sistema unitario. I mercati, devono riconquistare la propria identità che nel tempo hanno perso, sono caratterizzati da un'offerta omologata e prevalentemente orientata verso l'ortofrutta, e non sono in grado di intercettare i moderni stili di vita dei consumatori. Sarà necessario modificare l'offerta attraverso una diversa impostazione strategica del marketing mix (insegne, layout, display, servizi, orario, logistica, comunicazione integrata ed univoca, ndr), lasciando inalterata la naturale competizione commerciale fra banchi, ma valorizzando l'intero sistema di vendita». Il rilancio deve agire dunque su più fronti sia dal punto di vista strutturale sia di localizzazione. «Per un effettivo miglioramento delle performance di filiera - continua Loy - l'intero comparto deve essere in grado di offrire un ventaglio di servizi che vanno dall'incremento delle presenze delle attività artigianali e di ristorazione fino ad arriviare ad elementi di accoglienza quali sistemi di parcheggi ad hoc e baby parking». di Michela Di Carlo