Roma, 6 nov 2010 (Il Giornale di Ostia) - Grande successo per "Big & Small", terza edizione del convegno dedicato allo sviluppo del commercio romano che è già diventato un appuntamento fondamentale per gli operatori della distribuzione commerciale nazionale: anche perché il settore ha un giro d'affari stimato in circa 100 miliardi di euro. A fare gli onori di casa la società organizzatrice, Methos: presenti il sottosegretario Giro, l'assesore comunale Davide Bordoni, i più importanti operatori ed esperti tra cui Mauro Loy.
Big & Small, ovvero lo sviluppo del commercio romano. Grande successo per la terza edizione della due giorni di confronto internazionale alla presenza di istituzioni e operatori. Tutti per migliorare un asset prioritario della capitale di Maria Elena Consoli ARoma andare al mercato non è solo un posto dove fare la spesa: è anche un rito sociale, un modo di vivere la città, con la sua cultura, le sue tradizioni. Non stupisce allora il successo di "Big & Small", un convegno per lo sviluppo del commercio che, giunto alla sua terza edizione, è già diventato un appuntamento fondamentale per gli operatori della distribuzione commerciale nazionale e internazionale: anche perchè il settore con un giro d'affari stimato in circa 100 miliardi di euro, è uno dei più importanti e strategici dell'economia italiana. A fare gli onori di casa, in una splendida location come auella dell'hotel Cavalieri Hilton, la società organizzatrice dell'evento, Methos, in collaborazione con Agra editrice. Notevole la risposta da parte degli operatori: presenti all'evento, tra gli altri, il sottosegretario ai beni culturali Francesco Giro, l'assessore comunale alle attività produttive Davide Bordoni, il vice-sindaco di Firenze Dario Nardella. E ancora, il presidente di Popai, professor Daniele Tirelli, il direttore del centro studi Ancc-Coop Albino Russo, l'ad di Conad Camillo De Berardinis, l'esperto nazionale di distribuzione Mauro Loy. Tra l'eleganza della sala gremita, il workshop si è aperto giovedì pomeriggio incentrando il dibattito sul "nuovo commercio: lo sviluppo nelle grandi citai u tà". La proposta arriva da Mauro Loy, esperto di livello nazionale della distribuzione: "il parco commerciale oggi è lo strumento pia adatto perchè presenta costi minori e rappresenta meglio i settori di vendita con spazi aperti". Da rivedere ipermercati e centri commerciali, dunque. Il convegno è stato l'occasione anche per capire il futuro del commercio a Roma: a delinearne le prospettive è stato l'assessore alle attività produttive del comune Davide Bordoni che ha presentato le linee guida del nuovo piano del commercio che restituirà alla città "un'armonia tra grandi, medie e piccole strutture di vendita" e ha fornito alcune cifre che fanno capire cosa significa per Roma il commercio. "Ci sono 1323 medie strutture per una superficie di 911.000 mq, 79 grandi strutture per una superficie totale di 614.000 mq e 26 centri commerciali per una superficie totale di 513.000 mq. Abbiamo un totale di 12.830 nuove aperture in dieci mesi". Non è mancato il confronto a livello internazionale, grazie alla presenza di Salvador Capdevila, presidente della Boqueria di Barcellona, mercato al dettaglio tra i più importanti in Europa. I lavori si sono conclusi con l'intervento di Alessandro Castro, responsabile Cultura Gastronomica dell'Istituto Italiano di Cultura di Barcellona. Tutti hanno concordato sull'importanza di "diversificarsi puntando sulla qualità e la tipicità dei prodotti in un mondo che tende alla crescita smisurata e del progresso a tutti i costi", come ha evidenziato lo stesso Loy. E così il commercio romano si è definitivamente arricchito di un evento strategico per Roma: il successo di "Big & Small" ha dato alla capitale uno strumento che certamente serve e servirà a migliorare la qualità di vita del consumatore e la città. La nostra città.
Maria Elena Consoli.