La repubblica, 03/03/17 di Salvatore Giuffrida
Una struttura da oltre 8mila metri quadrati di cui 4mila solo per il reparto alimentare, 200 nuovi posti di lavoro e un investimento da oltre 10 milioni. Sarà inaugurato mercoledì 5 aprile in viale Togliatti il megastore di Esselunga, il primo aperto a Roma dal gruppo di Milano fondato da Bernardo Caprotti: la nuova struttura porta in dote almeno 200 nuovi posti di lavoro, di cui 140 tra i residenti di Roma e il resto trasferiti da altre sedi. Intorno allo store è stata realizzata una nuova rete stradale per collegare le vie Togliatti, Prenestina e Collatina, oltre a spazi nursery per intrattenere i più piccoli e parcheggi da oltre 800 posti auto.
Infine la società ha stanziato più di sei milioni per bonificare l'intera area dal degrado e mettere in sicurezza i resti di una villa patrizia di epoca romana. "Il nuovo store sarà un'opportunità per il settore alimentare e per i produttori artigianali - spiega Mauro Loy esperto di marketing e titolare di Methos srl - ma porterà benefici anche per i consumatori perché aumenta la competitività tra i grandi marchi": un megastore Esselunga è in grado di produrre un volume d'affari di quasi 16mila euro per metro quadrato, più di colossi del retail come gli americani Walmart o gli inglesi Tesco. Solo per il reparto alimentare di via Togliatti si prevede un fatturato da 50 a 60 milioni l'anno e un indotto, tra fornitori e servizi, fino a mille lavoratori. Esselunga nasce nel '61, quando in Italia ancora non esistevano i supermercati: i primi a crederci furono i fratelli Caprotti, che investono nella "Supermarkets spa" del magnate Nelson Rockefeller e aprono il primo store a Firenze: il nome prende spunto dalla lettera iniziale di una parola (supermarket) allora sconosciuta.
Oggi il marchio conta 154 punti vendita in Italia e controlla quasi il 10% delle vendite in tutto il paese; vanta quasi 23mila dipendenti e non conosce crisi grazie a un fatturato di 7,5 miliardi, in crescita di oltre il 3% rispetto al 2015. A ottobre la scomparsa del suo fondatore ha solo rallentato l'apertura del centro di viale Togliatti: "Bernardo Caprotti era un imprenditore di grande lungimiranza ", ricorda Mauro Loy. La sfida, piuttosto, è risollevare il settore della grande distribuzione e un'area che ha bisogno di servizi pubblici: "In alcune zone mancano opere di urbanizzazione come i lampioni - spiega Salvatore Semeraro, membro del Comitato di via Franco Angeli che nei giorni scorsi ha scritto alla sindaca chiedendo l'apertura di un ponte pedonale su via Palmiro Togliatti".